Alpi corsa 1957

Antonio Alpi detto tugnazì, prima della seconda guerra mondiale faceva il garzone di bottega nella officina di Lazzaro Ortelli padre di Vito

Nacque nel 1896 a Faenza e morì nel 1959

Alpi fu un grande artigiano sia per la  precisione nella costruzione dei telai che  per quella dei mezzi con cui costruirli.

Abbelliva i telai utilizzando delle etichette , su cui , ancora prima della costruzione del triangolo portante della bici ,faceva colare un acido che risaltava la scritta con il suo nome,

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Pogliaghi corsa 1957

“bicicletta d’elite” per una “clientela d’elite”…

congiunzioni Nervex

ll kit di congiunzioni in acciaio pressato Nervex Professional è oggi universalmente considerato un classico dell’epoca.  Fu notevolmente prolifico negli anni ’50 e ’60, quando erano scelte da quasi tutti i produttori di telai, dai migliori artigiani Gillott, Bates, Ephgrave, Jack Taylor, De Rosa, Colnago, Bianchi, Masi e dalla maggior parte dei produttori di media e grande distribuzione come come Viking, Dawes, Holdsworth, Carlton, Mercian, Raleigh, Peugeot e Schwinn, Paramount negli Stati Uniti.

Fino all’avvento alla fine degli anni ’40 della serie di congiunzioni già intagliate Nervex Professional, molti costruttori le dovevano alleggerirle internamente con aggravio di energie, tempo e denaro. Progettate con un design elegante, erano destinate ad avere un grande successo fin dal giorno in cui entrarono sul mercato. Splendidamente tagliate con linee piacevoli, relativamente leggere e ben rifinite, richiedevano meno limatura e pulizia rispetto ai modelli fusi “a colata di sabbia” disponibili all’epoca. Parte della loro popolarità globale dipese anche dal fatto che erano usate nelle biciclette scelte da importanti corridori professionisti.
Ovviamente i migliori costruttori continuarono a rendere riconoscibili i propri telai anche attraverso un intaglio unico ed originale di queste congiunzioni .cit frameteller

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Masi corsa fine anni 50

Masi. Questo nome nel mondo della bicicletta da corsa è una leggenda. Faliero Masi è stato “il sarto” che dal 1949 nel negozio sotto l’altrettanto leggendario velodromo Vigorelli a Milano, in via Arona, ha scritto con il cannello di saldatura pagine memorabili nella storia di questo sport ridefinendone certi aspetti. Molti nomi leggendari hanno calcato il pavimento di questo negozio: Coppi, Anquetil, Merckx, Maspes, etc.. inutile fare l’elenco. Com’è inutile ripetere qui la storia di un mito che quasi tutti conoscono.

All’inizio del Novecento in piazza della Chiesa si trovava una delle prime botteghe da meccanico di biciclette. Ne era proprietario tale Campostrini che per alcuni anni ebbe come garzone Faliero Masi, un giovane che si cimentò anche nella carriera di ciclista.

Dopo un brillante avvio fra i dilettanti sul finire degli anni Venti Faliero passò ai professionisti. Partecipò, senza squadra, a due Giri d’Italia, ma in entrambi i casi fu costretto al ritiro. Nel 1933 vinse una coppa Zucchi.

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bici corsa Umberto Dei Milano 1955 col campagnolo gran sport

Umberto Dei 1955

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La storia di Umberto Dei

Umberto Dei era già un meccanico apprendista quando ha iniziato la sua carriera come costruttore della sua prima bicicletta nel 1896, ma purtroppo per i suoi scarsi mezzi finanziari, dovette limitarsi alle costruzione di biciclette per piccoli commercianti locali e modelli da corsa per i suoi amici e compagni che correvano con lui e che pagavano in anticipo il costo dei materiali di costruzione.

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