Dosi corsa modello Futura 1986

L’eleganza è l’equilibro tra proporzioni, emozione  e sorpresa”

i telasti della Futura erano Ilic Dalfiume e Montanari Roberto usciti dal reparto corsa (macchinari e attrezzature) della ditta Piazza di Osteria Grande.

All’epoca esisteva un solo materiale per le biciclette: l’acciaio (soprattutto tubazioni Columbus) ed un unico metodo di costruzione: la saldo-brasatura di tubi e congiunzioni. La lima, insomma, regnava sovrana.

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Dosi crono 1991

Nel biennio ’90 e ’91 Walter Dosi è stato meccanico e saldatore della Giacobazzi, nel team c’era anche il giovane Pantani, il quale corse il Giro d’Italia dilettanti del 1991 in sella ad una bici Dosi.

Frutto della collaborazione con il maestro verniciatore Mario Martini di Lugo, le livree Dosi sono tra le più belle e originali degli anni ’70 e ’80.
La grafica delle livree esce dalla tradizione del tempo con un linguaggio fatto di segni astratti e tinte sfumate, mescolando stilemi derivati dall’estetica urbana e della moda anni ’80. Visitare l’officina Dosi in quegli anni era come entrare in una galleria d’arte contemporanea. cit frameteller

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Dosi Futura 1987 by Martini

Dosi Futura telaio stellare con congiunzioni Cinelli

il verniciatore era l’amico Mario Martini di Lugo

Monta il gruppo Shimano Santè, uno dei primi gruppi indicizzati a 7 velocità ,il posizionamento del gruppo era appena sotto il Durace con cui condivideva la bontà dei materiali utilizzati per la sua realizzazione, curatissimo anche nel funzionamento ,era una chicca per chi voleva distinguersi ed avere una bici “fashion”

collezione privata