Ganna corsa mod. Seicento fine anni 30

Il modello ricorda una sua vittoria alla Gran Fondo di 600 km

Nella guarnitura originale si notano le iniziali Luigi Ganna Varese

Ai giorni nostri ha dell’incredibile e dell’irreale il fatto che il giovane diciassettenne Luigi Ganna, tutte le mattine, si recasse in bicicletta da Induno Olona a Milano per fare il muratore, con una sacca fissata sul manubrio, con una pagnotta e una bottiglia d’acqua zuccherata allungata con un po’ di vino. Sole, pioggia o neve che fosse ogni giorno percorreva 100 km in bicicletta attraverso strade di terra battuta e un gran numero di buche. Luigi Ganna a questo suo impegno, alle energie consumate ogni giorno, dà un’altra valenza, usandolo come duro e serio allenamento per l’attività sportiva in bicicletta. Così nel 1905 Luison, detto anche il “gigante buono”, decide che la bicicletta sarà lo strumento con cui giocarsi il proprio avvenire. Sin dalle prime corse emerge il talento del giovane Ganna il quale si rivela ben presto l’uomo da battere in un ciclismo che sta diventando sempre più uno sport popolare. Consegue vittorie sin dal primo anno di attività agonistica, ogni anno che passa è una continua escalation fino alle grandi vittorie del 1909, anno in cui trionfa alla Milano – Sanremo e soprattutto al primo Giro d’Italia. Nello stesso anno grazie ai successi sportivi si compra la casa e una piccola officina. La diffusione delle sue biciclette avviene nel 1912 quando, con la vittoria alla Gran Fondo “La seicento chilometri” su una bicicletta di propria costruzione, si ha una delle più credibili presentazioni del nuovo prodotto. L’ascesa dell’azienda è rapida e in pochissimi anni l’officina diventa capannone e la produzione da artigianale industriale. Lavoratore instancabile dalla ferrea volontà, si impegna per offrire alle masse lavoratrici una bicicletta robusta, elegante e a basso prezzo. Nel 1914 lascia le corse per dedicarsi alla sua attività e successivamente alla costituzione della prima squadra “Ganna” ottenendo numerose vittorie tra le quali è doveroso ricordare la vittoria di Fiorenzo Magni del Giro d’Italia del 1951 in sella ad una bicicletta Ganna. Dopo la prima guerra mondiale l’azienda iniziò a costruire anche motocicli e Ganna divenne ben presto un marchio apprezzato in Italia e all’estero.
cit|sito Ganna

collezione privata

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