Benotto corsa 1950 col cambio Paris Roubaix

Il telaio fu fatto da un artigiano famoso torinese Giuseppe Pelà. Pelà ‘non ha mai voluto il proprio nome su nessun telaio, probabilmente per non interferire o entrare in conflitto con gli interessi commerciali dei team o dei ciclisti per cui ha costruito”.

La storia della Benotto

Il marchio nasce a Torino nel 1931 da una idea di Giacinto Benotto, un giovane ciclista di 24 anni.

Presto la produzione raggiunge le 500 biciclette al giorno, un numero record per gli anni ’30.

Dopo 20 anni, Giacinto Benotto, assieme a moglie e figlie decide di provare nuovi orizzonti in America. Così il 21 agosto 1952 arriva a Guadalajara, in Messico, iniziando così una delle più importanti pagine della storia della bicicletta e del ciclismo Messicano.

Nel 1953 la produzione viene spostata a Città del Messico, dove Benotto decide di continuare il posizionamento di uno dei più riconosciuti marchi di biciclette in tutto il mondo.

La Benotto vanta una presenza nel mondo delle competizioni dal 1944 al 1991 ed ha una storia gloriosa: vincitrice di 11 campionati del mondo, ha sostenuto centinaia di dilettanti e professionisti, tra cui: Cino Cinelli, Vito Ortelli. Aldo Ronconi, Antonio Bevilacqua, Francesco Moser, Eddy Merckx, Greg LeMond, Ole Ritter, Gregor Braun e molti altri.

Attualmente la Benotto continua a produrre biciclette in sudamerica e vanta un catalogo di quasi 100 modelli di biciclette per bambini, giovani e adulti. L’azienda attualmente ha un impianto di assemblaggio che produce quasi mezzo milione di biciclette l’anno, conta 500 dipendenti e possiede una rete, in espansione, con 17 negozi in territorio messicano.

a.v.e.r

è un modello importante, è il passaggio dal cambio ad una leva tipo Campagnolo Paris Roubaix al Campagnolo Gran sport per cui si notano entrambi gli attacchi, i dentini per il primo e l, orecchietta per la secondo


Un ringraziamento agli amici dell’A.V.E.R. collezione privata

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