Cinelli supercorsa 1978

Un giro in bicicletta è una fuga dalla tristezza

cit di james Starrs

Ecco il racconto che nel 1997 il mitico Cino Cinelli (proprio quello divenuto famoso per i manubri e le sue biciclette) fece alla Gazzetta dello Sport ricordando il “suo” ciclismo.

Strade bianche: si mangiava polvere e fango. Tubolari piu’ larghi e pesanti mezzo chilo l’uno. Una corona davanti e la tripla dietro. I cerchi erano in legno. La ruota si poteva cambiare solo se era rotta, in caso di foratura bisognava arrangiarsi da soli. Il ciclismo degli anni Trenta, com’e’ facile immaginare, era molto diverso da quello di oggi.

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Gloria corsa anni 30

Casa fondata nel 1932 a Milano da Alfredo Focesi con l’immediato scopo di costruire biciclette da corsa .

nel 1923 Libero Ferrario su bici Gloria vince il Campionato Mondiale per dilettanti. Da quel momento la Gloria diviene un “nome”. Mitici erano i “Garibaldini”, i corridori della squadra Gloria che nelle gare a tappe portavano lo scompiglio per la loro irruenza

tratto dal museo Nicolis …………..collezione privata

Storia di vita quotidiana,

questa mattina sono andato in mezzo ai monti con la mia MTB, in una discesa raggiungo un altro ciclista con il quale scambio due parole, poi assieme risaliamo in mezzo ad un castagneto e un tratto di crinale poi un single-track in discesa, infine dopo una salita siamo arrivati a un bivio; prima di lasciarci, lui si è tolto gli occhiali, mi ha dato la mano, sono Michele da pochi giorni ho 90 anni!

cambio campagnolo extra 1952

un po di storia …….. (cit. raggidistoria.com)

Il padre del cambio moderno: il Campagnolo Gran Sport

Nel 1949 Il Campionissimo Fausto Coppi vinceva sia Tour de France sia Giro d’Italia usando un cambio Simplex (marca francese ma costruito in Italia), meno affidabile rispetto ai cambi Campagnolo ma più comodo perchè permetteva la pedalata durante il cambio marcia. Ernest Csuka riferisce che Tullio Campagnolo comprò due deragliatori Nivex presso lo stand di Alex Singer al Salone di Parigi di quell’anno e  qualche mese dopo il Vicentino presentò al Salone di Milano il prototipo di un cambio tanto innovativo che viene considerato il padre di tutti i cambi moderni: Il Gran Sport. Esso era infatti il primo cambio a parallelogramma per bici da corsa e tutt’ora viene usato questo principio per i moderni deragliatori posteriori. Tullio Campagnolo era anni avanti agli altri!
Va ricordato inoltre che prima della sua effettiva uscita sul mercato, avvenuta intorno al 1950, venne presentato il cambio Paris Rubaix (1950) che fu adottato dallo stesso Coppi.

1949: UN PROTOTIPO RIVOLUZIONARIO

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Bianchi campione del mondo 1953

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la data la troviamo nella rondella dello sterzo

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canotto reggisella campagnolo primo tipo …raroIMG_7255.JPG

deragliatore gran sport …..2 asole sotto …come nella foto

il modello Valentino …solo 1

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